Alice Claire Ranieri Quartet Every Song
Recensione di
1. Blue eyes (Lewis Taylor)
2. Every song (Andrea Frascaroli, adatt. Federico Garcia Lorca)
3. Medley: Soneto del amor obscuro (Andrea Frascaroli. / On green dolphin street (Bronilslau Kaper, Ned Washington)
4. The good life (Sasha Distel, Jack Reardon)
5. Good morning heartache (Dan Fisher, Ervin Drake, Irene Higginbotham)
6. Black Nile (Wayne Shorter, Alice Claire Ranieri)
7. Bewitched, bothered and bewildered (Richard Rodgers, Lorenz Hart)
8. Medley: King of Harlem (Andrea Frascaroli, adatt. Federico Garcia Lorca. / All blues (Miles Davis, Oscar Brown Jr.)
Alice Claire Ranieri – voice
Andrea Frascaroli – piano, arrangements
Stefano Cesare – bass
Gianni Di Renzo – drums
Guest: Piero Masciarelli – guitar on track 4
Un quartetto nato nel 2005 che si auto-presenta con modestia come un gruppo di amici/studenti (la sezione ritmica che accompagna Alice Claire è in realtà composta da elementi di provata esperienza), che "credono nella loro crescita collettiva, amano trascorrere il tempo insieme e perdersi nella gioia di suonare il jazz". Alice Claire Ranieri Quartet incide con la label Philology il secondo album, intitolato "Every song", omaggiando il Federico Garcia Lorca delle "primeras canciones" (1927) e proponendo i suoi versi, tradotti in inglese: "Every song is the remains of a love. / Every light is the remains of a time. A Knot of time. / And every sigh is the remains of a cry."
Alice Claire colpisce immediatamente per la sua voce melodiosa dalla timbrica fresca, che non suona già troppo sentita; non punta sulla potenza e sembra divertirsi senza sosta con lo scat. L’album si apre con una magnifica interpretazione di "Blue Eyes" (di cui è presente anche un video clip che ritrae la cantante in un misto di candore e voluttuosità), dove Frascaroli non si limita ad accompagnare al piano ed arrangia uno splendido pezzo, probabilmente la punta di diamante di tutto il cd, tratteggiando variazioni dinamiche della melodia. "Every Song" è invece speditissimo e vede alternarsi ai versi di Gracia Lorca, lo scat giocoso della cantante, con gli assolo raffinati di Cesare al contrabbasso e di Frascaroli al piano, fino a quello conclusivo del batterista Di Renzo. La terza traccia è un medley che lega elegantemente "Soneto del amor obscuro" di Frascaroli e lo standard "On Green Dolphin Street" in un’atmosfera noir che sfuma a tratti in tonalità più serene e consente alla voce della Ranieri di farsi più "femminile" dando un diverso colore all’interpretazione.
Passando per il mood spensierato di "The Good Life" (con l’intervento di Piero Masciarelli alla chitarra elettrica) e per quello rilassato e romantico di "Good morning heartache", si giunge all’attacco improvviso di "Black Nile" affidato allo scat scoppiettante della vocalist che crea anche un testo semplice e breve giocando sui termini "blue" e "black". Il brano multiforme è eseguito in una versione "frizzante" e contiene un ottimo assolo di Cesare al contrabbasso che disegna melodie per certi versi contrastate dagli accordi ripetuti al piano da Frascaroli. Lo standard romantico e sognante "Bewitched, bothered and bewildered" ci mostra una Ranieri dolce ed emozionante che non teme il confronto Ella Fitzgerlald e tante altre interpreti da cui lo abbiamo ascoltato. Il lungo assolo di Di Renzo alla batteria avvia invece il medley che chiude l’album: apre con un "canto/parlato" dai tempi mutevoli Alice Claire ed è poi il piano di Frascaroli a presentarci la melodia di questo "King of Harlem" da lui composto su ispirazione dei versi di Garcia Lorca. Dopo un lungo spazio lasciato a piano e contrabbasso, la Ranieri interpreta con tutta la sua carica blues le parole che Oscar Brown Jr. scrisse sull’ultima strofa di "All Blues" di Miles Davis, rendendole, ancora una volta, nuove e personali.
Laura Mancini per Jazzitalia